Lo stato dell’arte, ovvero, il giocatore di poker e la Repubblica italiana

Renzi ha ampiamente dimostrato di essere uno spregiudicato giocatore di poker, ma con le spalle coperte.

Il caso Arabia Saudita non è quel che ci stanno propinando i media, dipingendo polemiche su Rinascimento da esportare, costo del lavoro… seppur dal mio punto vista vergognoso.

Il fatto è: un senatore della Repubblica, pagato anche da uno Stato estero. Dove vola dopo aver aperto una crisi di governo in piena pandemia e con un piano economico da chiudere e presentare all’Europa in tempi brevi, per non perdere i fondi a disposizione. Ricordiamo che nella normale amministrazione di un governo dimissionario sono esclusi i famosi ristori, gli aiuti economici alle fasce più deboli. In seguito alle dimissioni del Presidente del Consiglio, il pokerista torna in Italia con aereo di stato saudita e senza rispettare la quarantena va al Quirinale. Altri hanno abbracciato attività, quali conferenziere, consulente, soprattutto negli USA, ma a carriera politica  conclusa; mai prima, mentre ricoprivano un ruolo pubblico nel proprio paese. Qui abbiamo un senatore della Repubblica, e membro della commissione difesa, sponsor e a busta paga di un regime a dir poco autoritario (ricordo solo l’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi nel consolato saudita) che detta l’agenda politica in piena crisi pandemica. Renzi, a parte la letterina, ha brillato insieme al “suo” gruppo per l’assenza proprio fisica, dove avrebbe/ avrebbero potuto proporre altro. E stendo un velo pietoso sul MES sanitario, sul quale nulla si è sentito di chi motiva il no da sinistra anche in Europa.

 

Renzi segretario del PD è quello che ha dimissionato, in tribunale, un esponente del suo stesso partito, Marino. La procura ha accertato che era stato violato il sistema informatico, manipolato i dati di Marino e alterato il permesso della famosa Panda rossa. Da sindaco Marino aveva eliminato i Tredicine (la mafia delle rivendite mobili) e stava affrontando la gestione “particolaristica” di un gruppo di vigili urbani della capitale, …

 

Renzi è quello che riesce ad appropriarsi del partito che si spaccia per sinistra e da bravo liberista pensa a confindustria, a varare il jobs act, ad eliminare lo statuto dei lavoratori… Renzi ottiene quel che berlusconi non ha osato sognare. Lui, ora gioca il tutto per tutto puntando ad un recovery plan liberista e a poter mettere le mani in pasta, male che gli vada, ha altro per continuare a divertirsi.

Il fatto che i media, nella quasi totalità, sorvolino, quando non ignorano o travisano i fatti, mi porta a pensare che chi conta in questo sciagurato paese sta pensando a come organizzarsi per gestire il recovery plan; non certo per il bene dell’Italia. Se qualcosa di buono dovesse venirne fuori, sarà solo grazie ad un accidente. E dev’essere bello grosso, l’accidente, per portarci a ringraziare il bullo di Rignano.

Tutto questo mentre, nel paese, innumerevoli associazioni e movimenti che mai hanno smesso di operare suppliscono all’assenza delle istituzioni, altre spiegano il no al MES sanitario e, in meno di sei mesi, la maggior parte costituisce “La Società della cura fuori dall’economia del profitto” e insieme lavorano all’elaborazione di un Piano per il risanamento del paese. Nel più assoluto silenzio. Almeno per ora.

https://www.affaritaliani.it/politica/caso-arabia-di-maio-renzi-cabras.html?refresh_ce

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/10/turchia-nyt-giornalista-saudita-fatto-a-pezzi-con-una-sega-dentro-al-consolato-e-spunta-video-dei-15-presunti-sicari-sauditi/4682511/

https://www.internazionale.it/opinione/francesca-gnetti/2021/01/29/renzi-arabia-saudita-salman

https://it.wikipedia.org/wiki/Ignazio_Marino

https://societadellacura.blogspot.com/p/recovery-planet.html

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