La nostra storia recente

Invito a rileggere questa lettera aperta che ha segnato l’adesione di molti di noi a Altra Europa per Tsipras, Temo che praticamente nessuno dei firmatari sia rimasto. La bella analisi di Viale non può dimenticare Ventotene, ma neppure le storie comuni di chi ha dato collettivamente la sua adesione. In molti ci ritroviamo oggi in Primalepersone e credo che non sia un caso.E’ passato quasi un anno e mezzo e Fassina,Civati, Cofferati più Sel,Rc e AE ci ripropongono lo stesso percorso. Solo Revelli ci crede ancora. Discutiamo dello spazio politico in cui crediamo che ecologismo e antiausterity possano oggi rappresentare una speranza di cambiamento in Italia e nell’Europa mediterranea-

buon lavoro a tutt* noi

laura cima  

LETTERA APERTA AI PROMOTORI DELL’APPELLO PER UNA “LISTA TSIPRAS”

Lettera aperta a Barbara Spinelli, Guido Viale Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, promotori dell’appello per una “lista Tsipras” della società civile alle prossime elezione europee http://temi.repubblica.it/micromega-online/lista-tsipras-firma-anche-tu-lappello-di-camilleri-flores-darcais-gallino-revelli-spinelli-e-viale/

Cara/i,

siamo persone impegnate nel mondo sociale e/o politico da più anni, in comitati in difesa del territorio, del paesaggio e dei beni comuni, in amministrazioni dei Comuni Virtuosi, in realtà civiche, ambientaliste, nel movimento femminista, nell’ambito della convivenza sociale e interculturale e della solidarietà internazionale.

Potremmo definirci “ecologiste/i” nell’accezione più ampia, non fosse che questo termine non ha mai attecchito nell’Europa del sud e non fosse che dell’ecologismo politico non ve ne sia quasi più traccia, eccetto pochissime eccezioni. Tutto questo malgrado la diffusione di migliaia di realtà ecologiste nel mondo sociale e pre-politico, l’aumento della sensibilità ecologica e la crescente necessità di considerare ambiente, territorio, eco-sostenibilità, una delle priorità del nostro Paese, dell’Europa e del Pianeta.

Alcune/i di noi, come alcune/i di voi, hanno creduto e partecipato con passione a vari progetti simili avviati in passato (Ecologisti e civici, Cambiare si Può, Rivoluzione Civile ecc.) e tutte/i stiamo ancora riflettendo sui motivi dell’esito negativo di tali percorsi.

Con questa nostra lettera aperta vogliamo stimolare la riflessione su alcuni aspetti che, a nostro avviso, potrebbero contribuire a far decollare veramente questo ulteriore tentativo e avanziamo alcune proposte che potrebbero rendere questo spazio politico un valido riferimento per le realtà che noi attraversiamo.

Ricordiamo il pensiero di Alex Langer:

“La logica dei blocchi blocca la logica, ce l’ha insegnato il movimento pacifista. E per coagulare sul serio percorsi ed ispirazioni diverse in uno sforzo comune (non necessariamente in un partito comune!), bisogna che prima di tutto le rigidità e gli spiriti di bandiera si attenuino e magari si dissolvano. Solve et coagula, sciogliere e coagulare, dicevano gli alchimisti rinascimentali”.

Per questo crediamo sia centrale il dialogo tra “diversi/e” (dialogo trasparente, orizzontale ed inclusivo) sposando processi che sappiano valorizzare le differenze e le novità presenti nel “vasto” mondo dell’opposizione politica, sociale ed istituzionale al mondo liberista e anti-democratico che sta dominando in Europa.

Siamo fermamente convinte/i che la conversione ecologica sia un passaggio centrale e necessario per chiunque voglia mettere in discussione le “politiche rigoriste” che stanno saccheggiando e intossicando i territori, che stanno privatizzando beni comuni e asset strategici dei paesi in grave difficoltà, che stanno portando alla distruzione del pianeta e alla creazione di una forbice sociale tra ricchi e poveri in incredibile accelerazione.

Pensiamo che tutto questo non sia possibile senza una presa di coscienza delle logiche di dominio che hanno caratterizzato tanto questo modello di sviluppo al tramonto, quanto le dinamiche dei partiti politici così come conosciuti fino ad oggi. Logiche che permeano rapporti economici, politici, relazionali, nonché la relazione dell’essere umano con l’ambiente e l’eco-sistema.

Pensiamo che queste logiche di dominio vadano affrontate a tutti i livelli, iniziando da quella che permea la relazione tra uomo e donna per poi affrontare tutte le discriminazioni che attraversano le nostre società, rispetto all’orientamento sessuale, alle differenze culturali, religiose, politiche, sociali, di pensiero, etc.

 

Per questi motivi vorremmo aderire alla proposta di costruzione di una lista unitaria per le prossime elezioni europee come polo attrattore ed inclusivo delle realtà provenienti dalle migliori esperienze politiche del mondo anti-liberista, dalle buone pratiche sperimentate nei territori e dalle migliori esperienze della società civile di questo paese. Condividiamo con gli amici Barane, Bollini e altri (Manifesto 29.01.14), che questi sono giorni cruciali ed è necessario che tutti facciamo un passo indietro per poterne fare molti in avanti. Solo attraverso questa operazione inclusiva e di “solve et coaugula”, come affermava Langer, sarà possibile creare una casa accogliente per la moltitudine dispersa, rimasta sparpagliata ed ininfluente a causa dei molti fallimenti e dei numerosi blocchi ripetutamente incontrati e perpetuati.

Con questo spirito, vorremmo avere presto una occasione di incontro, per provare a sciogliere, assieme, alcuni nodi e tentare di evitare di ripercorrere errori già commessi.

Con la volontà di comprendersi e costruire un’Europa dei diritti e dei popoli. Un caro saluto

Domenico Finiguerra (già sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Comuni Virtuosi, copromotore di Stop al Consumo di Territorio e del Forum Salviamo il Paesaggio)

Roberta Radich (coordinamenti per la Costituzione nel Veneto; Fondazione Capta onlus)

Paolo Berdini (urbanista, editorialista il Manifesto e Left)

Laura Cima (femminista, già parlamentare verde) Pietro Del Zanna (agricoltore, già assessore verde)

Cristiana Mancinelli Scotti (attivista per la tutela paesaggio e dei beni culturali, Roma)

Ezio Orzes (Assessore Ambiente di Ponte nelle Alpi, Comuni Virtuosi)

Karin Munck (Medico, movimento per la decrescita)

Pierluigi Paoletti (Arcipelago SCEC, costruttore del nuovo)

Maria Grazia Campus (direttrice coro femminile femminista LeMusiQuorum)

Eugenio Melandri (Campagna Chiama l’Africa, già europarlamentare DP e PRC)

Anna Raffaella Belpiede (già direttora biblioteche civiche torinesi)

don Albino Bizzotto (Beati Costruttori di Pace)

Monica Capo (Giornalista precaria, attivista ambientale)

Danilo Casertano (Educatore, Community School, Arcipelago Scec)

Eliana Rasera (femminista, cofondatrice federazione dei Verdi, gruppo Catania Ecologia)

Alessio Ciacci (ex assessore Ambiente Capannori, Comuni Virtuosi)

Lucia Zanarella (brigantessa del brenta) Andrea Bertaglio (giornalista ambientale) Roberta Ferruti (pacifista, ecologista)

Ambrogio Vario (Consorzio di Difesa dell’ Agricoltura Siciliana http://codifas.blogspot.it )

Grazia Beggio ( volontaria dell’ecologia)

Pino Romano (Ingegnere, siciliano, civico, ecologista)

Simonetta Sullam (attivista Comitato Acqua Bene comune Saronnese)

Massimo Tesei (Portavoce di Forlì Città Aperta)

Michela Monti (giornalista, Associazione Jamm San Giuseppe Vesuviano, Resist. Anticamorra)

Roberto Duraccio (Associazione Jamm San Giuseppe Vesuviano, Resistenza Anticamorra)

Mimma Curmà (Comitato Lecchese Acqua Pubblica)

Maurizio Parisi (Travel Agent, ecologista, animalista, vegetariano)

Giulia Butturini (ecologista per i Diritti Umani)

Iacopo Benigni (Barista, Ecologisti Toscani)

Elena Braccini (ecologista, SEL)

Davide Ferrari (architetto, pesce fuor d’acqua)

Paola Tamanti (avvocato, ecologista)

Francesco Zuccaro (medico, attivista commercio equo e solidale)

Elia Martinelli (Gruppo Abele, ecologista)

Manuel Castelletti (ambientalista, sostenitore della decrescita felice)

Rosangela Pesenti (scrittora, saggista, analista transazionale)

Antonio Greco (pacifista, ecologista)

Marella Narmucci (già assistente parlamentare e consigliera provinciale verde)

Giuseppe Milano (Giornalista ambientale, Bari)

Stefania La Rosa (Le MusiQuorum)

Fabio Berti (sociologo, docente universitario)

Caterina Artoni (Le MusiQuorum)

Alessandro Ingaria (Documentarista e scrittore, Associazione Geronimo Carbonò)

Loredana Porco (Le MusiQuorum)

Valentino Liberto (studente, coordinamento Grüne-Verdi-Verc, Bolzano)

Maria Teresa Neato (Laica consacrata in attesa di un nuovo mondo)

Adorno Marazzina (maestro elementare, nonviolento)

Elisa Poggiali (ingegnere ambientale)

Stefania Doglioli (Presidente Centro Studi Pensiero Femminile)

 

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