Giornata della memoria – La storia dimenticata
Il campo di concentramento italiano di Arbe
Ci sono storie dimenticate, soprattutto quando si parla del ventennio fascista e non si vuole disturbare la narrazione degli “italiani brava gente“, quella del campo di concentramento di Arbe è una di queste.
Arbe è un’isola croata in Dalmazia su cui, a partire dal 1942, i fascisti italiani costruirono un campo di concentramento in cui furono internati tra 10 e 15 mila persone tra croati, sloveni ed ebrei. Lì, in soli 15 mesi, circa 1000-1500 persone, tra cui 163 bambini, trovarono la morte per fame e stenti.
La Jugoslavia fu invasa nel 1941 da Italia e Germania e una parte del territorio fu annessa al nostro paese. La resistenza partigiana si organizzò velocemente, e altrettanto veloce fu la repressione. Il campo di Arbe non fu l’unico campo di concentramento aperto sul territorio, ma fu il peggiore, non c’erano forni crematori, non fu pensato per lo sterminio, lì si moriva per fame e malattie.
La luce su questo pezzo della nostra storia è stata accesa dall’Associazione Topografia della Storia, che con una raccolta di fondi dal basso si propone di realizzare, dopo una rigorosa ricerca storica negli archivi italiani, sloveni e croati, la creazione di un sito web e di un database con i nomi di tutte le persone internate, compresi i civili deceduti nel campo. La fine del progetto è prevista a giugno 2022.
Arbe però non è l’unico campo di concentramento italiano dimenticato dai libri di storia, l’Associazione ha mappato 1142 luoghi di detenzione e internamento istituiti durante il ventennio fascista, suddivisi tra campi di concentramento, carceri, istituti di rieducazione, campi di lavoro ecc… un lavoro prezioso per ricordare ogni giorno cosa è stato il fascismo.
Per maggiori informazioni www.campifascisti.it