Forum
Nel decisionale ho proposto una serie di policy per dare operatività all'Assemblea Permanente, sono analoghe a quelle utilizzate dove liquidfeedback funziona (PPde, Podemos, PPit ecc.) è sempre possibile modificarle nel corso del tempo.
Il concetto che sottendono tempistiche e quorum è un compromesso fra l'immediatezza e la democraticità delle decisioni da prendere, tempi brevi quorums alti, anche in funzione dell'importanza politica che l'ambito della decisione comporta.
Le policy sono dettagliate nella proposta sul decisionale senza riportarle qui dove consiglio di discutere di ogni singola policy.
La differenza fra le due policy serve per conferire incarichi diversi come:
Incarichi temporanei assegnati dall'Assemblea
Tempistica
Nuovo: ≤ 3 giorni
Discussione: 7 giorni
Sospeso: 1 giorni
Votazione: 3 giorni
Quorums
Quorum della tematica: ≥ 1/10
Quorum dell'iniziativa: ≥ 1/10
Maggioranza diretta: > 1/2
Maggioranza indiretta: > 1/2
ad esempio organizzare un'assemblea datata o una intervista
mentre per incarichi che normalmente sono a lungo termine come il legale rappresentante o portavoce è opportuno utilizzare altre tempistiche se non altri quorum:
Incarichi assegnati dall'Assemblea
Tempistica
Nuovo: ≤ 5 giorni
Discussione: 20 giorni
Sospeso: 1 giorni
Votazione: 4 giorni
Quorums
Quorum della tematica: ≥ 1/10
Quorum dell'iniziativa: ≥ 1/10
Maggioranza diretta: > 1/2
Maggioranza indiretta: > 1/2
si possono implementare anche altre policy per fronteggiare evenienze particolari, normalmente quando le tempistiche si riducono è opportuno alzare il quorum.
Ho fatto una nuova proposta di policy
http://altraitalia.it/initiative/show/68.html?tempstore=pgqp64kch7glx5tnj48swd5krv
i68: Policy cercando più dinamismo ma anche più consenso: più veloce prendere nuove decisioni, ma solo se molto condivise
Per capire meglio i dettagli tecnici -> CHE SIGNIFICA MAGGIORANZA INDIRETTA e DIRETTA
PROPOSTA
1. Bisogna ridurre l'immobilismo, basta il 50%+1 perché una proposta sia preferita al “non decidere” → MAGGIORANZA DIRETTA AL 50%+1 (e mai ai 2/3)
2. Unico vincolo, la proposta deve essere UNITARIA, cioè essere di gran lunga preferita alle altre proposte → MAGGIORANZA INDIRETTA ai 2/3 (66%), oppure ai 3/4 (75%) se c’è poco tempo per discutere o è molto importante.
Quindi si favorisce l'unità del gruppo, e se non si raggiungono proposte unitarie nessuno vince e si ritorna a discutere.
3. Decisioni più VELOCI, siamo pochi e nati da poco, e la scena politica è molto instabile → TEMPI delle fasi "discussione" e "sospeso" più BREVI
Ripropongo le stesse policy di Athos (i60: http://altraitalia.it/initiative/show/60.html ), ma cambiando i parametri (quelli vecchi di Athos sono tra parentesi).
+ 1 NUOVA POLICY → "Adesione (non urgente)", visto che esisteva la controparte "adesione urgente".
Rispondo qui all'emendamento di athos: "si richiede un maggior consenso ma si rischia anche di far fallire buona parte delle proposte, in questo momento, siamo ancora in pochi (...)"
In realtà non è così. Tutte le iniziative fatte finora sarebbe state approvate, con le mie regole. Infatti basta avere il 50%+1 per passare. La maggioranza indiretta al 66% si richiede solo quando c'è più di una proposta. E si richiede sol nel confronto tra le proppste A e B dopo che hanno gia passato il filtro più basso della maggioranza diretta al 50% (cioè: A e B hanno già il 50% del consenso, ma per scegliere tra le due una deve essere preferita rispetto all'altra di almeno il 66%, cioè deve essere chiaramente più gradita rispetto all'altra e non superarla solo per pochi voti, quindi "per caso" visto la variabilità della partecipazione).
Se non ci sono controproste basta il 50%+1 (parametro "maggioranza diretta") quindi. Nella maggior parte delle iniziative finora non c'erano controproste quindi sarebbero passate tutte superando solo il 50%+1.
Ciao a tutti,
VOTATE LE NUOVE POLICY!! -> http://altraitalia.it/issue/show/33.html
MANCANO POCHE ORE!
Ci sono due proposte per scegliere le regole di voto (dette “policy”) definitive per liquid feedback.
Le policy sono molto importanti, perché definiscono le soglie minime di partecipazione (“quorum”), le maggioranze necessarie perché una proposta vinca, i tempi delle fasi di discussione e voto.
Entrambe le proposte propongo policy diverse per ogni situazione (per es. “mozione urgente” avrà delle regole diverse da “redazione testo”). I nomi delle policy sono gli stessi, cambiano solo alcuni parametri. Entrambe le proposte chiedono le stesse soglie di partecipazione e maggioranze più alte se i tempi sono in versione “urgente” (meno tempo per discutere solo se c’è più condivisione).
A volte quindi le maggioranze richieste sono più del 50%+1.
Le due proposte sono
i60: Proposta policy (di Athos)
i68: Policy cercando più dinamismo ma anche più consenso: più veloce prendere nuove decisioni, ma solo se molto condivise (mia)
Le differenze tra le due sono (a mio parere, ma essendo parte in causa chiedo ad Athos di correggermi e dare anche la sua opinione):
[list=1]
[list=1]
[list=1]
[list=1]
NB: in liquid feedback si possono votare più proposte, mettendole poi in ordine di preferenza. Quindi considerate che è facile avere percentuali alte, per es. che più proposte superino il 60% di gradimento.
Dai punti 2 e 3 si capisce quindi che entrambe le proposte chiedono, in diversi modi, un consenso più alto per prendere certe decisioni. Però… (ora alcune mie considerazioni personali, Athos dì la tua):
[list=1]
[list=1]
[list=1]
[list=1]
[list=1]
In definitiva, alcuni difetti in rilievo secondo me:
i60 può far vincere con pochi voti una proposta A su una proposta B… considerando anche la poca familiarità con lqfb di molti, si rischiano decisioni “immature” e divisive. Di contro quando chiede una maggioranza più alta può generare dei paradossi che spiego negli esempi di i68
i68 cerca di risolvere quei paradossi e di evitare scelte “divisive”. Però se esistesse un 50%+1 di stronzi ben organizzato che compatto rifiuta qualsiasi dialogo potrebbe effettivamente prendere delle decisioni in solitaria. Ciò però è difficile che succeda perché si lqfb permette le preferenze multiple, ed è facile che qualcuno di quel “50%+1” sia meno stronzo e sia favorevole anche a proposte di compromesso, alzando la soglia di consenso. Ma se ci fosse un 50%+1 di stronzi del genere l’assemblea sarebbe bloccata, e direi anche definitivamente corrotta, e tanto vale per quel 50%-1 in minoranza di andarsene in un posto con meno sbruffoni. Ripeto, è un’eventualità di fantasia a mio parere.
buon voto e un abbraccio a tutti
I commenti sono chiusi.