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Ieri a Ventimiglia ,con i nostri Ugo Sturlese , Luigi Danzi e l' assiduo e critico osservatore di PLP , Sergio Muo,' facenti parte di quel corridoio solidale Cuneo , Valle Roya, Ventimiglia nato sulla difesa della linea ferroviaria omonima , abbiamo partecipato all'incontro : LA BUONA ACCOGLIENZA PER I RICHIEDENTI ASILO E PER LE COMUNITA' ,BUONE PRASSI DI ACCOGLIENZA A CONFRONTO.
Il promotore dell'incontro é stato l'ARCI " Al Confine" , nato il 4 aprile 2017 a Ventimiglia, del quale ,l'incontro, era la manifestazione battesimale. In questa angusta Valle Roya da anni oramai la questione dei migranti é passata dalla fase spettacolare di presenza mediatica sulle scoliere a quella dimessa e quotidiana di una realtà umana in cammino che si trova qui per tentare di passare altrove ma che sbarrata dal muro francese ha finito di trovare tra gli abitanti italiani e francesi della valle una solidarieta' straordinaria.
Questa solidarietà ha tracimato ogni dubbio personale ed ogni norma legale fino al punto da vedere adirittura oggi già otto persone sotto processo in Italia ed in Francia per avere semplicemente soccorso dei richiedenti asilo e dei migranti in transito.
Non voglio fare una cronaca dettagliata del ricco pomeriggio di interventi, contenendomi a focalizzare degli aspetti salienti e marcanti:
Dal sindaco Enrico IOCULANO,la posizione "politica" in risposta alla forte critica sollevata dalla sua sorpendente ordinanza portante divieto di distribuire spontaneamente qualsiasi genere alimentare ai migranti :" Una città é fatta di tante persone e di tante sensibilità e dobbiamo tenerne conto. Nulla é irreversibile. Vediamoci tutti insieme e troviamo un modus vivendi condiviso, qui apro un tavolo al quale possano partecipare anche le associazioni francesi".
Dalla vice sindaco Silvia Sciandra schiettamente donna e meno "politica" : " la città non é cosi' solidale, c'é molta indifferenza e molta avversione , mi pare che stiamo passando dall' attitudine sociologica del io sono io perché possedo a quella del io sono io perché esisto e quindi posso essere contro.
Da Luciano GRISO, operatore in Libano : Il corridoio umanitario privato delle chiese Valdesi , prima esperienza in Europa ha permesso di portare in Italia 700 richiedenti asilo tramite sette viaggi aerei. Il tutto finanziato a 100% dalle chiese Valdesi. I corridoi sono possibili!
Da Jacopo CAPOPRESO Direttore del progetto SPRAR di Mantova : Non dobbiamo pensare che definirsi rifugiati politici sia un salvifico lasciapassare di comodo. La procedura per essere riconosciuti rifugiati politici, implica una denuncia dettagliata e circonstanziata dei persecutori e dei loro crimini. Questo mette il rifugiato nella condizione di essere ulteriormente perseguitato e comunque gli toglie definitivamente la possibilità di ritornare al suo paese.
Da Francesca VALLARINO GANCIA ,etnopsicologa fondatrice e direttrice dei MAMBRE di Torino : I richiedenti asilo che arrivano da noi dopo lunghe esperienze drammatiche a casa loro e durante l'esodo verso l'Europa, tra torture, strupri,morti, sevizie ed umiliazioni hanno il bisogno di una lunga assistenza psicologica. Tuttavia abbiamo finito di capire che i nostri metodi di accompagnamento psicologico servivano a poco e abbiamo dovuto attingere alle risorse della loro cultura per uscirne facendo anche ricorso a guaritori e rimedi provenienti dai loro paesi di origine ed ha funzionato. Quid della riflessione sulla necessità del rispetto della " mentalita antropologica" come asse necessario per fare avvanzare utilmente gli ospiti nella comprensione nostra. E' un passaggio indispensabile di una integrazione riuscita.
Sergio DURANDO Direttore Migrantes di Torino : Dopo un lungo sforzo di presa in carico , di apprendistato della lingua,di formazione e di ottenzione di qualifiche ed anche in presenza di contratti di lavoro molti ospiti sono respinti da sentenze che li condannano al ritorno a casa. I ricorsi sono possibili ma anche dopo averli vinti, l'Avvocatura dello Stato li ha stracciati.
Ersilia FERRANTE dell'Associazione PENELOPE , avvocato specializzato nella protezione internazionale e dell'accoglienza sul territorio dei Minori Stranieri Non Accompagnati : La nuova legge sui minori ci aiuterà anche se qui loro non vogliono restare per cui all'età di 18 anni se ne vanno o scappano prima dai centri di accoglienza specializzata. Non é un problema facile giuridico ed umano.
Che boccata di ossigeno di essere in un contesto dove nessuno era li a chiedersi se era giusto o sbagliato accogliere i migranti, se é una questione di umanità o di giustizia ma semplicemente per accogliere e basta.
Una osservazione personale ! Come Viale , come Zizek sostengono sarà necessario che i futuri migranti e gli ospiti finiscano di prendere l'iniziativa per farsi carico del loro destino sopratutto a casa loro ed io la penso cosi'.
Tuttavia i migranti erano assenti dall'incontro. Si! Sergio critico argomenta che i pazienti non sono presenti durante i congressi dei medici. Ma i richiedenti asilo devono essere "pazienti" a vita? Penso sarebbe un grosso errore non coinvolgerli in prima linea alla pari.
Solo conoscendo sempre di piu' le loro ragioni, la loro mentalità, la loro cultura ,le loro aspirazioni e le loro necessità e viceversa finiremo per capirci veramente. Ma per farlo devono partecipare con noi , sempre con i loro limiti di istruzione o di lingua, poco importa.
Piero Muo'
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