Contributo Cima 10/1

Ho pubblicato la mia relazione in anticipo sul mio blog (www.lauracima.it) e dovremmo imparare a fare tutti così, per dar modo di leggere ed arrivare preparati agli incontri, e anche per pubblicizzarli. Tutti noi siamo nodi di reti che dobbiamo attivare rendendo attrattiva la nostra proposta APP (Usiamo l’acronimo che avevamo deciso che ci ricorda anche assemblea permanente). Quanto stiamo sperimentando è un metodo nuovo per stare insieme, è far agire l’intelligenza collettiva. Dal tavolo di ieri è emerso chiaro che prima di Berlusconi era egemone la cultura, anche politica, di sinistra lasciataci dai nostri costituenti. Il ventennio ci ha portati in questo pantano e Renzi ne è figlio. C’è quindi una frattura generazionale che si misura anche con i nostri capelli bianchi. C’è un solo migrante, un solo operaio e un solo giovane. Siamo riuscite a recuperare all’ultimo una forte presenza femminile perché il nostro linguaggio e la nostra proposta hanno fatto breccia tra femministe di Milano, Bologna, Genova. Dobbiamo elaborare una nuova proposta e, visto la debacle della sinistra, la stiamo identificando in una proposta essenzialmente ecologista e femminista? Studiare diceva Cacciari e sperimentare nei territori facciamo in tanti, un livello di collaborazione e cooperazione, un linguaggio coinvolgente, la capacità di ascolto, di fare domande piuttosto che di dare risposte noi. Che tanto sarebbero inascoltate anche perché gravemente insufficienti: giovani e immigrati, e anche le donne,ci insegneranno..

L’organizzazione è comunicazione, è su questo che i gruppi territoriali devono lavorare .I gruppi tematici, ovviamente territoriali, saranno collegati ai referendum, alla difesa del clima e dell’ambiente dall’inquinamento e dalla cementificazione, alla formazione al rispetto e alla nonviolenza.

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