comunicazioni al Coordinamento Nazionale Provvisorio di Potere al Popolo

Documento uno – Nota tecnica
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Nota sul voto espresso dagli aderenti a Potere al Popolo! nella consultazione del 6 – 9 ottobre 2018 attraverso la Piattaforma decisionale LQFB.
In quanto partecipanti al gruppo tecnico che ha lavorato sulla piattaforma decisionale, al fine di approntarne la funzionalità in occasione della consultazione del 6 – 9 ottobre u.s., riteniamo utile diffondere alcune considerazioni di carattere tecnico.

1. Validità della votazione.
Abbiamo sentito dire che “la votazione non è valida perché è stata fatta senza una policy”. Ciò è falso: è fisicamente impossibile votare su LiquidFeedback senza una policy. Questa, infatti, è stata predisposta dagli amministratori come da indicazioni del coordinamento e prevedeva:
a. nessun quorum né in fase di ammissione né di votazione;
b. una soglia di maggioranza del 50% dei votanti;
c. azzeramento della fase di discussione per gli emendamenti e la presentazione di più di due proposte alternative.

2. Partecipazione
Andando sulla pagina della votazione (https://poterealpopolo.net/lf/issue/show/63.html) si legge: Popolazione 5432.
Questo valore rappresenta il numero di aderenti che all’inizio della votazione (6 ottobre ore 11) avevano diritto di voto. Questa cifra è “congelata” all’inizio della fase di voto ed è quella su cui si calcolano i quorum di ammissione e votazione.
Durante tutti i tre giorni di voto, gli attivisti hanno potuto continuare ad abilitarsi, la procedura non era in alcun modo controllabile dagli amministratori. Tutti gli iscritti hanno ricevuto un codice di attivazione in tempo utile ed hanno quindi avuto la possibilità di attivare il proprio account e di votare.
A tutt’oggi sulla piattaforma abbiamo 7342 aderenti abilitati su un totale di 9046 attivisti iscritti.

3. Votazione
I voti espressi sono stati 4041. Allo stato attuale dunque la percentuale di voto è stata del 54% (4041/7342)

4. Applicazione dello statuto.

Quanto sopra rende lo statuto uno “indietro non si torna“ approvato e immediatamente applicabile.

Allo scopo è necessario attivare la piattaforma LQF per poter procedere alla votazione dei componenti degli organi statutari. Per fare ciò occorre definire le policy, e queste al momento possono essere discusse e stabilite solo all’interno del Coordinamento Provvisorio Nazionale.

FIRME: Giovanni Gugliantini Athos Gualazzi (amm.ri Piattaforma LQFB)

Documento 2 – Considerazioni politiche

I dati numerici e le valutazioni tecniche devono, naturalmente, essere accompagnati da una valutazione politica; questa è la nostra.

Non vogliamo entrare nel merito delle polemiche degli ultimi giorni, ma è indubbio che l’imminenza del voto sullo statuto e dell’assemblea abbiano fatto salire l’apprensione generale ed i toni, che in alcuni casi hanno trasceso, soprattutto sui social, facendo finire “la merda nel ventilatore”. A nostro parere sono stati commessi errori, più o meno gravi, da parte di tutti.
Nessuno tale tuttavia da invalidare minimamente la votazione, decisa dal coordinamento provvisorio nella sua più recente riunione in data 1 ottobre con votazione a larghissima maggioranza (la registrazione della riunione è disponibile). Infatti:

• 4041 attivisti aderenti, compagne e compagni, hanno espresso liberamente e regolarmente la propria volontà attraverso il proprio voto e le loro preferenze; qualunque tentativo di annullamento del risultato, sarebbe per noi un’inaccettabile forzatura da parte del comitato provvisorio nazionale o di alcuni suoi componenti. Significherebbe non tener conto della volontà di tanti compagni e compagne, come se la massa critica che si è attivata partecipando alle votazioni non contasse nulla, o contasse comunque meno di quelli che hanno preferito non votare. Dato che la partecipazione alle operazioni di voto è stata espressamente inibita dall’appello all’astensione, le percentuali di cui sopra sono quindi ancora più significative, dato che 4041 persone su 7342 hanno deciso di votare.
A chi voleva fin da prima “evitare la conta” come fosse un errore pernicioso e lacerante, rispondiamo che invece, in caso di contrasti tra opzioni inconciliabili tra loro, tanto più su decisioni fondamentali – come è stato il caso durante i lavori del Gruppo per lo Statuto da cui sono uscite le due bozze alternative – ricorrere a una votazione a maggioranza è l’unico modo di evitare la paralisi e l’immobilismo, e non deve essere vissuto e fatto vivere come traumatico perché è invece un passaggio indispensabile di democrazia, che non può essere criminalizzato.

A chi fa valere comunque il gran numero di aderenti che ha inteso protestare contro la votazione tra due Statuti, rispondiamo che lo Statuto prescelto prevede una riconsiderazione dello Statuto medesimo dopo averlo sperimentato per un anno, e quindi chi non lo approva avrà modo assai presto di convincere gli altri e le altre a cambiarlo.
Ma noi ora abbiamo le regole certe di democrazia interna, di cui avevamo assolutamente bisogno per procedere nell’azione politica.

D’altronde se in futuro ci decideremo ad usare tutte le potenzialità della piattaforma, che consente di graduare una pluralità di soluzioni in una scala di preferenze, ci avvicineremo sempre di più al massimo consenso tra noi, senza impantanarci in discussioni interminabili.

• Intanto constatiamo che aver fornito a ciascun aderente gli strumenti per potersi esprimere direttamente è un evento storico per un movimento politico della sinistra in Italia, ed è un passaggio epocale: un cambio di paradigma dalla centralizzazione del potere decisionale ed organizzativo alla sua decentralizzazione, attraverso la consultazione della base, con metodi del tutto trasparenti, partecipati, ed a prova di qualsiasi manipolazione dell’espressione di voto.

Non resta ora che attuare le norme dello statuto approvato, per continuare con la massima energia l’attività di Potere al Popolo, considerando innanzitutto la grave situazione politica che stiamo vivendo.
Sottolineiamo quindi l’estrema importanza di definire immediatamente, per il futuro, le policy relative alle successive votazioni (quorum e modalità di voto), in quanto esse, quali regole che indirizzano la piattaforma in funzione degli obiettivi di voto, hanno un’evidente valenza politica e democratica; riteniamo che in questa fase non possa essere che il Coordinamento transitorio uscente a determinare le policy per l’elezione imminente del Coordinamento nazionale e dei portavoce;

Successivamente sarà cura degli amministratori proporre un regolamento generale, da sottoporre alla discussione e al voto di tutte e tutti, per l’uso della piattaforma, e per l’elezione degli amministratori e moderatori del forum e della piattaforma decisionale LQFB; degli amministratori e redattori del sito di PaP, delle mail list e di tutti gli strumenti di comunicazione; del responsabile della conservazione dei dati sensibili.

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