COMUNICATO componenti Noi L’Altra Europa nel Comitato Operativo Transitorio dell’Altra Europa con Tsipras

Noi dell’Altra Europa rivendichiamo la libertà di lavorare per aggregazioni eterogenee e spontanee che non possono essere in alcun modo intese come di parte, in contrapposizione, o minoritarie/maggioritarie, ma a pieno titolo nel percorso costituente di AE.

Rigettiamo lo schema di ortodosso/eterodosso, di maggioranza e minoranza che ci si vorrebbe attribuire per avere contribuito alla discussione di AE attraverso l’elaborazione collettiva di documenti integrativi. Il fatto che questi  contributi non siano stati neanche in minima parte accolti, come peraltro richiesto coralmente durante l’assemblea di Bologna, è stata una scelta che non abbiamo condiviso perché riteniamo che il nostro processo debba essere massimamente inclusivo e mai divisivo.

Per questo motivo a latere dell’assemblea, negli incontri con la delegazione del gruppo organizzatore,abbiamo reiterato la richiesta di unificare i due manifesti ed uscire con un unico documento unitario.

Crediamo che solo un’ assemblea fondativa possa sancire attraverso la condivisione ampia di una linea politica e di una modalità operativa ed organizzativa quale sarà la strutturazione del soggetto politico Nuovo.

Riteniamo pertanto che l’adesione ai manifesti non possa in alcun modo essere intesa come termine per individuare il corpo elettorale di AE, in uno schema correntizio che rifiutiamo, perché solo l’assemblea costituente, che auspichiamo la più ampia ed articolata possibile, potrà determinare, sulla base dei contenuti che verranno in quella sede proposti ed approvati, quale sarà la linea politica di Altra Europa, che  al momento  nessuno può  intestarsi.

L’atto fondante di AE è stata la raccolta delle firme alla quale hanno partecipato candidati, comitati e persone che hanno dato credito, valore e gambe all’Appello che ci ha unito.
Si tratta dunque di una aggregazione spontanea in cui ognuno leggittimamente può offrire il proprio punto di vista, contributo di idee, lavoro e progettualità da mettere a disposizione del corpo complessivo di AE.

Quello che viene additato come scandaloso, l’apertura di un sito definito “concorrente” ad AE lo rivendichiamo come contributo offerto a tutta AE in continuità e coerenza con l’Appello iniziale.
Il sito e forum www.primalepersone.eu si offre come spazio aperto di discussione, confronto ed elaborazione collettiva, non moderato ed utile per approfondire ed informare sul percorso costituente dal basso.
Non solo è aperto al contributo di tutti, ma invitiamo a diffonderlo a livello territoriale affinché il dibattito in preparazione dell’assemblea sia il più ampio ed articolato possibile.

Rivendichiamo la nostra totale aderenza all’Appello che ci ha unito per costruire un soggetto politico Nuovo, partecipativo e dal basso, che possa coinvolgere su un piede di parità tutte le persone e le soggettività che si muovono per un cambiamento concreto, radicale ed urgente in grado di stare sul valore dei contenuti proposti, e promuovendo una forma politica partecipativa prima ancora che rappresentativa.

Crediamo necessario che AE diventi motore di aggregazione politica da costruirsi a livello territoriale e nazionale su contenuti condivisi, che sia in grado di rompere senza ambiguità le connivenze politiche trasversali con gli interessi dei poteri forti e delle criminalità.

Crediamo che solo attraverso un coinvolgimento diretto dei cittadini, a partire da quelli impegnati a vario titolo nelle lotte per la tutela dei diritti sociali ed ambientali, dei beni di appartenenza collettiva, dei valori democratici antifascisti della Costituzione si possa scardinare un sistema politico canceroso ed irredimibile.

Crediamo che vada promossa l’assunzione di responsabilità di questo processo da parte di ognuno, che divenga desiderabile per tutti essere parte di una rivoluzione prima di tutto culturale,  per scardinare quel meccanismo di delega in bianco al solito uomo “della provvidenza” che, con vesti e posizioni politiche diverse, incarna con continuità la tutela degli stessi interessi.

Crediamo che si debbano superare gli steccati ideologici usurati e vetusti per trovare la forza di rivolgersi a tutte le donne e gli uomini di questo martoriato Paese, sulla base di una elaborazione politica che tenga nel cuore e nella mente quel “prima le persone”, a partire dalla necessaria rielaborazione del ruolo delle donne anche nella nostra società,  e dalla urgenza di far fronte alle emergenze climatiche ed ambientali, vero cuore di una rivoluzione ecologica ed economica, con un cambio di passo radicale.

Invitiamo tutte e tutti a guardare con ottimismo questa pur confusa, ed a tratti distorta, fase di dibattito interno, perché tutte e tutti abbiamo la responsabilità di non far fallire un appuntamento con la storia avviato in Grecia, Spagna, ed in altri Paesi d’Europa, al quale AE attraverso l’unità nella chiarezza d’intenti, potrà e dovrà contribuire.

Per questo motivo auspichiamo che pur in questa fase di transizione, AE voglia assumersi la responsabilità collettiva di promuovere oltre che il pieno sostegno al governo greco, anche una rinnovata fase unitaria, aperta ed inclusiva, per le prossime competizioni elettorali regionali e territoriali in continuità con il programma elettorale dell’Altra Europa con Tsipras,  che possa riconnetterci e farci riconoscere da subito per la coerenza e senza alcuna ambiguità da quel milione e poco più di elettori che ci hanno accordato la loro fiducia ed a tutti gli altri rimasti a guardare non fidandosi ancora delle nostre promesse unitarie.

Antonella Leto, Simonetta Astigiano, Roberta Radich, Pietro Del Zanna, Simone Lorenzoni

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